sabato 9 febbraio 2013

Cicli Marvel che era meglio di no (degli ultimi anni)

Sono un lettore Marvel di livello vicino al fanatico da oltre 10 anni e in questo periodo ho incontrato vari cicli di scrittori che era meglio se prima di mandarli in stampa ci avessero pensato due volte, quindi tanto perché ho voglia di parlare male di qualcunone, ne pesco 5 a casaccio e ve ne offro una carrellata in rigoroso ordine casuale:





X-Men di Chuck Austen
Dove: Uncanny X-Men e poi X-Men, a seconda di quale delle due diventava più importante per l'universo marvel lo mettevano sull'altra. Per una saga le ha gestite entrambe.
Quando: 2002-2006
Chi: Chuck Austen ai testi, Ron Garney, Kia Asamiya, Sean Phillips, Salvador Larroca, Philip Tan e sicuramente qualcuno che mi è sfuggito, ai disegni
Perché: Non si sa, Austen sbucò più o meno dal nulla, Marvel e DC gli affidarono serie importanti, gestì tantissimi personaggi e inventò alcune delle storie più brutte mai girate per queste case editrici. Ha scritto tra gli altri Superman, Justice League, Exiles, Capitan America e Avengers, ma Uncanny X-Men fu il primo incarico da scrittore [come disegnatore aveva fatto War Machine, inedita in Italia].
Cosa: In breve perché si parla di anni di storie. Angelo sta con una sedicenne, riferimenti sessuali in continuazione, personaggi stereotipati, il padre di nightcrawler si scopre essere un mutante antichissimo che si chiama come un demone, una scena cretina dietro l'altra.
Pregi: Un buon personaggio, il Fenomeno. Disegnatori talvolta buoni sprecatissimi, infatti decisamente sotto la media delle loro altre opere, soprattutto Garney.
Difetti: Tutto il resto. Smisi per un periodo di leggere gli X-Men visto che su una serie c'era Austen e sull'altra un Claremont abbastanza rintronato.
Cosa è rimasto: Nulla, il lavoro fatto su molti personaggi è stato lasciato indietro, i cambiamenti dimenticati, per fortuna. Non mi risulta ci siano riferimenti a quelle storie da 5-6 anni.


X-Force di Kyle, Yost, Crain e Choi
Dove: X-Force, coinvolta in Messiah War, X-Necrosha e Secondo Avvento
Quando: 2008-2010
Chi: Craig Kyle e Christopher Yost ai testi, Clayton Crain e Mike Choi ai disegni. Gabriele Dell'Otto ha dipinto la miniserie Sex and Violence.
Perché: In Messiah Complex Ciclope ordina la creazione di una nuova X-Force, piace talmente tanto che dopo questo crossover gli dedicano una intera serie in onore della serie degli anni '90.
Cosa: Wolverine, X-23, Wolfsbane, Warpath, Domino, lo Svanitore, Arcangelo, diventano la squadra omicidi degli x-men, nel senso che gli omicidi li fanno, la serie diventa la più venduta delle testate x e così acquisisce centralità in tutti i crossover successivi, genererà un seguito.
Pregi: Un buon inizio, un paio di buone saghe successivamente, X-23, Arcangelo, un ottimo Choi.
Difetti: Una conclusione abbastanza tremenda [Necrosha], delle saghe pallosissime, dei personaggi che si perdono e girano in tondo per tutta la serie.
Cosa è rimasto: Warren è in una situazione che deriva da qui, le serie che si chiamano X-Force ora sono due e il brand resuscitato con questa serie è stato reso sempre più forte, il sequel ad opera di Remender ha ripreso tanti degli spunti presentati qui, soprattutto su Arcangelo e Apocalisse.

Wolverine di Loeb e Bianchi

Dove: Wolverine
Quando: 2007
Chi: Jeph Loeb ai testi e Simone Bianchi ai disegni.
Perché: Jeph Loeb era il grande acquisto della Marvel e gli hanno lasciato più o meno carta bianca.
Cosa: Wolverine scopre il legame tra lui e Sabretooth e lo ammazza "definitivamente".
Pregi: Simone Bianchi è fenomenale.
Difetti: Una storia tremenda, veramente. Dalla scoperta del legame, a Romulus al finale.
Cosa è rimasto: Ne è uscito da pochissimo negli USA il seguito, Sabretooth Reborn. Tanto perché era definitivo. Quella tremebonda vaccata di Wolverine Origins si incrocia con questa serie e usa Romulus nel finale. Ma ne parlo sotto.


Wolverine di Way

Dove: Wolverine periodo House Of M, Decimation e tutta la serie Wolverine Origins.
Quando: 2005-2010 [si, ben 6 anni!]
Chi: Daniel Way ai testi, Texeira, Saltares, Dillon, Deodato, Eaton, Conrad, Segovia, e sicuramente qualcuno che mi sono dimenticato.
Perché: Qualcuno in Marvel doveva dei soldi a Way suppongo.
Cosa: Wolverine durante "House of M" recupera i ricordi del passato, questo da inizio alla sua ricerca dei tasselli mancanti e dei responsabili di quanto ha subito. La serie si incrocia con la saga di Loeb e in realtà lascia aperte tantissimi interrogativi con la scusa "ogni volta ci sarà qualcosa di nuovo da scoprire, devo vivere in pace con me stesso". Solo scritta peggio di quanto abbia appena fatto io.
Pregi: Un buon preludio e un buon inizio, Deodato ottimo [ma resta pochissimo], Wolverine ha una caratterizzazione tutto sommato azzeccata.
Difetti: Un'altra storia tremenda, raccontata male, personaggi di contorno che agiscono a cavolo, piani contorti che in realtà sono semplici. Di tutto di più, più di 50 storie di totale e veramente poche decenti. 
Cosa è rimasto: Daken, il figlio di Wolverine è stato introdotto qui. Credo basta.

Punisher di Fraction

Dove: Punisher War Journal
Quando: 2007-2009
Chi: Matt Fraction ai testi, Olivetti e Chaikin e comparsate varie ai disegni
Perché: Si vuole riportare il Punitore tra i supereroi.
Cosa: Partendo da Civil War il punitore incontra vari supereroi e supercriminali e partecipa ai principali crossover del periodo.
Pregi: Un buon concept, qualche buona idea, dei buoni dialoghi.
Difetti: Tante pessime idee [il fucile lancia coltelli!! O_o], Olivetti e Chaikin a livelli bassissimi, personaggi di contorno odiosi.
Cosa è rimasto: Il Punitore è rimasto ad interagire coi supereroi, ad ogni cambio di autore si ricomincia da 1.


Per oggi la smetto qua U_U si è parlato tanto di mutanti, vediamo se nel caso riesco a trovare robaccia anche su altri fronti [aspetta... si, trovata] e nel caso riprendiamo il discorso.

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