sabato 28 dicembre 2013

Model Suit Gunpla Builder Beginning G [Piovono Mobile Suit]

Un po' di storia: Nel 2009 Gundam compie 30 anni, tra le varie celebrazioni spicca sicuramente la costruzione di un Gundam a grandezza naturale ad Odaiba, che fornisce anche lo spunto iniziale per quasta miniserie. Siccome uno dei pilastri portanti del mito di Gundam sono i gunpla, modellini di plastica da montare e rifinire, si decide di dedicare per la prima volta un'opera di animazione a questi modellini, sfociando talvolta nello spot pubblicitario. Tre episodi da 15 minuti, realizzati con un discreto dispiego economico. Alla regia Kou Matsuo, futuro director di Valvrave, al Mecha un po' tutti quelli che si sono visti finora vista la grande presenza di citazioni e riferimenti.

Trama: Haru è un ragazzo come tanti altri, un giorno viene accompagnato dal padre a vedere il Gundammone in scala 1/1 di Odaiba, rimane fulminato! "Lo voglio anche io!" Siccome un gunpla 1/1 sarebbe un po' difficile da realizzare si deve accontentare del 1/144 del Beginning G, ispirato al Victory 2, un modello che pare decisamente raro. Ma non solo si dedica a costruirlo, siccome siamo in un anime i gunpla vengono usati per delle battaglie: scannerizzati e immersi in una realtà virtuale si combatte come se ci si trovasse sul campo di battaglia. I migliori combattenti sono conosciuti come Gundam Meister, e siccome il nostro protagonista è un tipo poco ambizioso dopo 10 minuti di storia vuole diventarlo anche lui.

Cosa ne viene fuori:  Quella che temevo sarebbe stata una bella ciofeca è invece una serie divertente, dal ritmo serratissimo per il poco tempo a disposizione, ma comunque capace di delinare abbastanza bene non solo il protagonista, ma anche tutto il cast di supporto. Per quanto il mecha sia ovviamente più giocattoloso del solito le battaglie sono comunque ben fatte e anzi, la battaglia finale è veramente spettacolare. Certo, non ci sono grandi archi narrativi, tragedie o simili, ma ci si emoziona comunque durante la visione. Il finale, con la grande battaglia campale [spoiler] che non mostra il vincitore [/spoiler] è più coraggioso di quanto non fosse dovuto.

Lati negativi: Il principale "antagonista", Boris Schauer, è insomma, un po' ridicolo, anche per gli standard giocosi della serie. Vestito in maniera un pochino esagerata, sempre con gli occhiali da sole e gira a cavallo! Se si voleva creare la versione camp di Char ci si è riusciti appieno, se si voleva creare un personaggio interessante si è falliti su tutta la linea. Il suo Gundam però è veramente spettacolare. Per il resto nulla da segnalare.

Risultati: 45 minuti di intrattenimento ben fatto, la serie fornirà l'ispirazione per Build Fighters, che però non è ambientata nello stesso universo, e poco altro. Il regista si vedrà affidato Valvrave, nuovo successone targato Sunrise.

Come recuperarla: In italiano è disponibile solo il fansub ad opera del gruppo SubZero

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martedì 3 dicembre 2013

Hard Target - Senza Tregua [L'Angolo delle Cose Perdute]

L'Angolo delle Cose Perdute è lo spazio in cui il vostro Esploratore tira fuori dal cassetto opere dimenticate ma meritevoli di una visione per i motivi più disparati.

1993.
John Woo arriva ad Hollywood.
Uno dei più importanti e bravi registi di Hong Kong tenta il grande passo e si lancia nel suo primo film occidentale.
Jean Claude Van Damme tenta di passare dai film d'arti marziali ai film d'azione a tutto tondo.
Sarà un disastro.

Contestualizzazione storica. Jean Claude Van Damme è già entrato nel cuore di tutti gli appassionati di arti marziali, ma il mondo del film d'azione puro ancora non è stato conquistato. John Woo invece è profeta in patria. JCVD riesce a convincere il secondo a farsi produrre un film nel mercato occidentale. Il film in questione è, ovviamente, Hard Target, Senza Tregua per gli italiofoni.

Perché un film con Van Damme protagonista girato da John Woo è finito nell'Angolo?
Perché il film non se l'è filato nessuno.

Andiamo con ordine. Il film è una storia abbastanza standard, una ragazza, Yancy Butler in versione carina, è a New Orleans per cercare suo padre, scomparso nel nulla, dovendo cercarlo tra i barboni chiede a JCVD, ex soldato ora scaricatore di porto, di accompagnarla, ovviamente sotto compenso.
I cattivi della situazione sono Arnold Vosloo e Lance Henriksen, che organizzano battute di caccia per ricchi annoiati. Battute di caccia in cui le vittime sono ex soldati ormai disperati.

Sviluppo. Beh, la prima metà è discretamente noiosa, non succede molto e i personaggi positivi agiscono decisamente in balia degli eventi, anche la messa in scena lo rende un film a RidottoNumeroDiColombe© compensate dai piccioni. Woo non è decisamente a suo agio a NO, che trasforma in un'anonima città calda, e la sceneggiatura soffre di una cerca lentezza, data principalmente dalla necessità di prendere tempo.
Fortunatamente è nella seconda metà che il film si risolleva clamorosamente quando finalmente è JCVD a diventare la preda e a dimostrare a tutti quanti che stavolta hanno puntato troppo in alto.
Nel film è tutto esagerato, tutto esplode, i proiettili sferragliano anche sul legno, la gente vola via come nulla fosse, ogni volta che si spara si svuotano caricatori, ogni calcio è alto, acrobatico e micidiale.
Il film andrebbe visto skippando veloce la prima metà, per godersi il crescendo della caccia, che culmina in un deposito di sculture in cartapesta veramente inquietante.

Van Damme! Dovete sapere che Van Damme è il mio feticismo per i film d'azione. Se nel film c'è lui, io sono bendisposto a vederlo, fosse anche la peggior vaccata del mondo. Il motivo è la sua acrobaticità e contemporaneamente fisicità. Non è un mingherlino che tira calci veloci, non è un omone incapace di muoversi, lui tira calci alti, acrobatici e possenti. E poi c'ha il viso simpatico.
Ovviamente non è che sia mai stato nè il miglior atleta del mondo, nè un grande attore, ma comunque di solito riesce a portare il film a casa senza strappare risate involontarie. Anche questo film non fa eccezione, le sue facce sono mediamente credibili, e fisicamente stavolta si supera proprio. Oltre a dedicarsi alle arti marziali per la prima volta fa un massiccio uso di armi da fuoco, fa esplodere tutto, cavalca motociclette, salta su macchine in movimento, e fa salti mortali a casaccio. Tutto nello stesso film. Metà del film si regge sul fatto che lui è il protagonista. In realtà, e qua iniziano i problemi, se non ci fosse JCVD come protagonista il film non avrebbe proprio senso.

Il film non ha un protagonista. Esatto, il personaggio principale non esiste. Ci sono i comprimari, passabili, ci sono i cattivi, fantastici, ma il protagonista non viene minimamente caratterizzato. Un ex-militare, è buono, ha un passato burrascoso. Fine, non è però un eroe tormentato, non è riluttante, non è insicuro, ma non è neanche uno spaccone, o un cretino. Non è nulla. E se non fosse che lo spettatore sa quanto sia forte JCVD non riuscirebbe neanche a capire la portata della minaccia.
Anche i cattivi oltretutto agiscono nella stessa maniera.
Penso che il motivo principale della noia della prima metà sia proprio il fatto che non c'è un personaggio a portare avanti il film. Si, i due cattivi, soprattutto Henriksen, sono personaggi interessanti, anzi, il suo personaggio è l'unico che abbia una vera evoluzione, da freddo e calcolatore a pazzo furioso, veramente temibile, ma non basta.
Non basta per niente.

Il finale. Il finale è esplosivo e infiammato, letteralmente. John Woo sa come si dirige e sforna una scena grandiosa dopo l'altra, fino allo scontro finale, su cui non vi dico nulla perché dovete vedervelo.
Sappiate comunque che il finale vale la visione dell'intero film.

Accoglienza. Scarsa, il film lasciò insoddisfatti un po' tutti e, per quanto non fu un vero e proprio flop, non rimase nella memoria di nessuno.

Perché dovrei vederlo e non lasciarlo nel dimenticatoio? Perché è un film d'azione favoloso, con una seconda metà veramente bella e coinvolgente, a patto che superiate indenni la prima parte.

Cosa resterà? JCVD inizia la sua carriera nei film d'azione a tutto tondo, e prenderà la strana abitudine di accompagnare autori asiatici nei loro esordi hollywoodiani. John Woo non sfonderà veramente in occidente fino a Face Off, capolavoro indiscusso, presentando poi risultati alterni.
Il film viene dimenticato abbastanza in fretta e rimane giusto tra gli appassionati di film d'azione.

Come vederlo? Pescate nel torrente, penso che al momento sia l'unico modo.

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lunedì 2 dicembre 2013

Mobile Suit Gundam ZZ [Piovono Mobile Suit]

Un po' di storia: Zete Gundam è finito col botto, grande battaglia finale, lacrimoni, Haman Karn e i suoi ancora in circolazione. Per quanto sia piaciuta agli appassionati, gli ascolti non sono stati soddisfacenti secondo la produzione che tenta quindi di catturare un nuovo pubblico. Quella che doveva essere la seconda stagione di Zeta diventa così una serie autonoma: ZZ. Nuovo cast, nuovi luoghi, nuove trame. Cambia il charachter design: Hiroyuki Kitazume subentra a Yasuhiko, e per quanto non male, non è all'altezza oltre a risultare oggi come visivamente più datato.

Trama: L'Argama arriva a Side 1 per delle riparazioni, un gruppo di ragazzi vuole fregarsi il Gundam per rivenderlo, finendo ovviamente per diventare parte dell'equipaggio, un demente di Zion ha l'ordine di distruggere l'Argama. Questa è la trama dei primi 20 episodi, in cui non succede nulla di nulla. Infatti la maggior parte degli eventi riguardanti lo scontro tra AEUG e Neo Zeon avvengono altrove, dopo, fortuntamente, riprende la storia riguardante la guerra, in cui un'AEUG sempre più stanca si trova ad essere l'ultimo baluardo contro le forze di Haman Karn, mentre la federazione terreste è sempre più egoista e inutile.

Cosa ne viene fuori? A partire dalla profonda differenza tra le due sigle si può capire quanto questa sia la serie più discontinua di tutte, innanzitutto lo stacco da Zeta è tremendo, il vecchio cast viene rimpiazzato da un gruppo di ragazzini, e si punta tantissimo all'umorismo demenziale. Spesso con pessimi risultati. Bright Noa, che rimane invece in pianta stabile, è irriconoscibile. I primi 20 episodi sono veramente da rimuovere, salvo per qualche dettaglio, visto che i personaggi rimangono praticamente sempre uguali, la trama non avanza, e le gag non fanno ridere. Poi, fortunatamente la serie torna su binari classici, si torna ad un tono più drammatico, a volte anche troppo di rottura rispetto agli episodi precedenti, e la serie finalmente decolla, presentando alcuni episodi veramente belli (il colony drop, il finale). Il mecha presenta alcuni dei mobile suit migliori visti finora e la realizzazione tecnica, per quanto molto altalenante anch'essa, riesce spesso a valorizzarli. Per chi fosse interessato a livelli di potere e simili volevo segnalare che Judau e il ZZ sono probabilmente tra i più potenti newtype e gundam visti nell'UC. Forse anche troppo.
L'opera per quanto sia inferiore a tutte le altre produzioni di Tomino riguardanti Gundam merita comunque la visione, anche per scoprire il fato di alcuni personaggi come Kamille, Fa, Hayato, Sayla e altri, a cui non sarà più concesso spazio in futuro (finora, la speranza è l'ultima a morire comunque).
Ci sono alcune finezze inoltre nella caratterizzazione dei personaggie degli eventi che riescono a rendersi originali, ho molto apprezzato ad esempio il percorso di crescita del protagonista, Judau, che è inverso a quello di Kamille e Amuro: mentre la sua maturazione avviene abbastanza in fretta sono i suoi ideali, i motivi che lo spingono a combattere che crescono piano piano e devono prendere forma nella serie, portando ad un bellissimo discorso nel finale della serie.
Si riesce finalmente ad abbandonare una narrazione strettamente episodica concedendo storie divise in più parti con finali in sospeso. La regia di Tomino diventa però più anonima, meno incisiva e meno significativa.
Ah, Judau insegna abbastanza in fretta al resto del cast che è meglio non provare a dargli schiaffoni in faccia (belli i tempi di Amuro e Kamille eh?).

Lati negativi: Purtroppo queste finezze e questo protagonista differenti non riescono a fare breccia come dovrebbero, è vero, Judau ha una sua identità, ed evita di essere una copia, purtroppo il resto del cast è composto da macchiette, a volte insopportabili, tipo Mashymre e Chara, e di personaggi veramente interessanti se ne registrano giusto due: Haman Karn e Elpeo Ple.
La realizzazione è veramente troppo altalenante, e certe volte ci sono dei buchi di sceneggiatura enormi, inspiegabili. Alcune parti (Moon Moon) sono veramente difficili da guardare.

Risultati: Un flop, che domande, non piace ai nuovi, non piace ai vecchi (e 20 episodi sono stati troppi per poterli recuperare). La serie getterà alcun spunti beatamente ignorati che rimarrano in sospeso per... beh, alcuni per sempre. Per quanto essenziale per scoprire come prosegue la storia, e saltare da Z a Char's Counterattack crea un vuoto narrativo enorme, non viene mai tenuto particolarmente a cuore nè dagli appassionati, per quanto lo ZZ come mobile suit sia generalmente apprezzato, nè dagli autori, lo stesso Tomino con Z: A New Translation ha tentato di metterlo fuori continuity, ma visto che Unicorn lo cita direttamente direi che ANT è una linea temporale alternativa.

Note a margine: Paradossalmente è finora la serie più realistica dal punto di vita nello spazio, anche se continua ad essere strapiena di errori (nuovamente: i liquidi). I mobile suit componibili sono essenzialmente inutili e infatti la serie stessa abbandona abbastanza in fretta le scene di composizione dello ZZ, che saranno una decina in tutta la serie, per farlo uscire dalla nave direttamente montato. Serve però [spoiler sul finale] a dimostrarci nel finale quanto sia potente Judau, che in un momento di disperazione riesce a montare le 3 parti con la forza della mente [/spoiler].

Come recuperarlo: In Italiano sono disponibili una trentina di episodi ad opera degli Starsubber, mentre il resto della serie è disponibile solo subbato in inglese. La parte che si trova solo in inglese è la parte migliore della serie ovviamente, quindi mi sento in dovere di consigliarvi di vedervela comunque. O di aspettare che gli starsubber completino il lavoro (a patto che non facciate i cretini che vanno a dirgli di sbrigarsi, anzi, ringraziateli del lavoro che fanno gratuitamente).

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domenica 1 dicembre 2013

Il Contrattacco di Char [Piovono Mobile Suit]


Un po' di storia: 1988, la terza serie tv di Gundam (ZZ) si è conclusa da più di un anno, chiudendo quasi tutte le sottotrame aperte nel tempo, sistemando il fato di buona parte dei personaggi. Tranne due, fondamentali. Che fine ha fatto Char Aznable/Quattro Bajeena dopo la fine di Zeta? La lavorazione del film inizia addirittura durante la realizzazione di ZZ, da cui Tomino scorpora le apparizioni di Char e Amuro per metterle nel film. La crew è più o meno la stessa di ZZ, solo con tanti soldi in più, anche se come stile siamo molto più vicini a zeta.
PS: sono abbastanza convinto che questa dovesse essere la parte finale di ZZ, con Char al posto di Glemy. Tomino ha dichiarato che Char doveva apparire in ZZ ma che è stato tagliato dopo l'approvazione del film, ma per il resto sono solo speculazioni personali.

Trama: La storia è la seconda guerra di Neo Zeon, Char è sopravvissuto ed è tornato, a capo del rinnovato Neo Zeon, con un apocalittico piano: trasformare la terra in un pianeta invivibile, per costringere gli esseri umani ad emigrare in massa nello spazio, per potersi finalmente evolvere e poter vivere in pace gli uni con gli altri*. Amuro invece è convinto che la pace possa raggiungersi solo con la pace, che per comprendersi bisogna essere gentili e aperti al prossimo. Per dimostrarlo progetta un robot di 23 metri capace di spazzare via eserciti interi, pensate se fosse state a favore della guerra che avrebbe fatto.
Essendo un film di due ore capirete che non ci sono lunghissime trame e sottotrame da sviluppare, anzi, ci sono meno elementi di quanto si spererebbe (sarebbe stata una buona occasione per svelarci che fine aveva fatto Mineva, dovremo aspettare il 2011 con Unicorn per saperlo).

*Scritta così sembra il Third Impact di Evangelion, e in effetti tra NGE e Gundam ci stanno tantissimi collegamenti (così come con Ideon, altra opera di Tomino) che ho intenzione di tornarci sopra prima o poi.

Cosa ne esce fuori: Innanzitutto visivamente parlando è una delle opere migliori viste finora, il budget per un film cinematografico è decisamente maggiore di quello di una serie televisiva, permettendo a Tomino di sbizzarrirsi e di non doversi limitare. Per 23 anni il film è stato la conclusione del conflitto tra Zeon e la terra, degnissima conclusione in ogni caso, con un Char meraviglioso, vero protagonista, anche se lo screentime è meno di quanto si potrebbe pensare, e Amuro finalmente adulto ed eroico. Il protagonista originale di Gundam è infatti al suo apice, niente più insicurezze, sa cosa vuole, sa come deve fare, non solo è disposto a salire sul Nu Gundam, ma lo progetta lui stesso. Non è il personaggio perfetto, anzi, è comunque incapace di gestire relazioni amorose e di stringere legami duraturi, dimostrandosi introverso e tridimensionale, ma è questa volta un comandante, un condottiero, capace di convincere persino i suoi avversari ad aiutarlo. Char è quello che ne esce un po' più a pezzi invece, fallisce il suo piano su tutta la linea, e per quanto carismatico e possente, ottimo oratore e pronto a sacrificarsi per il bene supremo è lui quello ad essere rimasto più aggrappato al passato e a non essere cresciuto fino in fondo, incapace di distaccarsi da Lalah, incapace di [spoiler sul finale] essere emotivamente indipendente, se per Amuro Lalah era l'amore per Char era la figura materna, alla fine scopriamo che tutta la storia di Char è riassumibile in "figure genitoriali assenti" [/spoiler].
Un finale eroico e grandioso, commovente quasi, per due personaggi amatissimi e per una saga che da questo momento in poi si concederà a nuovi nemici, nuove storie e persino nuovi universi.
Se per quanto riguarda la regia ci si potesse aspettare un ritorno ai fasti di Zeta ci si trova invece una regia cruda, che non concede nulla allo spettacolo e, per quanto cinematografica, quasi documentaristica. A volte Tomino sembra come se fosse talmente abituato alla "gabbia" del 4:3 da essere quasi disorientato dal 16:9, dopo due film avrà il problema inverso con Victory.

Lati negativi: Uno sviluppo un po' incostante, che si concentra su alcuni personaggi di cui tutto sommato a conti fatti importa poco (Quess, Hataway), che si fa prendere un po' troppo la mano dalle morti facili. La morale di fondo è un po' ambigua. In generale però è difficile rimanere insoddisfatti da questo film, non all'altezza magari dei punti più alti della saga, ma degnissima conclusione.

Risultati: Non so se sia stato un successo o no, ma considerando che il successivo lavoro su Gundam sarà nuovamente un film cinematografico opterei per "è stato un successo". L'opera è stato, come già detto, una conclusione per le varie trame per tantissimo tempo (e Unicorn sembra più un epilogo che un nuovo inizio) e le opere successive si concentreranno tutte su nuove storie. Per la prima volta in Gundam assistiamo a delle immagini generate al computer, anche se solo per 5 secondi e basta, una colonia che ruota.
Per i fan è un'opera abbastanza controversa, molti considerano il Char del film troppo distante da quanto visto finora e molti altri semplicemente non gradiscono la trama. Ovviamente è considerato imprescindibile un po' da tutti.

Note a margine: Il film si collega principalmente alla serie originale, come se in mezzo più che due serie ci fosse stato giusto qualche piccolo evento e Zeta e ZZ vengono giusto citate in un paio di dialoghi. Ci sono ancora tantissimi errori su come funziona la fisica in assenza di aria ma ogni serie corregge meglio il tiro. I mobile suit controllati mentalmente iniziano ad essere lo standard.
Zeon passa dall'essere un riferimento al nazismo ad essere un riferimento all'URRS.
Solo tre film cinematografici inediti di gundam sono stati rilasciati finora: questo (1988), F91 (1991) e Gundam 00: A Wakening of the Trailblazer (2010).

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Senza Filtro - Il Film degli Articolo 31 [L'Angolo delle Cose Perdute]


L'Angolo delle Cose Perdute è quello spazio in cui troverete opere dimenticate ma meritevoli di essere rievocate, almeno per qualche minuto, a causa dei motivi più disparati.
[Questa recensione sarà un po' più volgare del solito]
Per questo secondo appuntamento vediamo un altro film su un gruppo musicale! Yeah!
Il film degli Articolo 31! Yeah!

Contestualizzazione storica: 2001, gli Articolo 31 ancora non hanno raggiunto il successo delle masse, ma sono comunque tra i più famosi esponenti del rap italiano, o, come viene definito, Spaghetti Funk. Purtroppo io me ne strafotto degli Articolo 31 e Alessandro Aleotti, vero nome di J Ax, comincerà a piacermi veramente solo quando si metterà a fare il solista.
Perché non tentare un film? Eh? Eh? Perché non tentare la strada del successo nelle sale? Perché non cercare il salto nel grande pubblico? Perché questo è il risultato! Ecco perché!

"Dai produttori de La Capagira" E capite che non c'è una grossa produzione dietro, la location è una: Barona, un quartiere di milano che fino a 20 minuti fa neanche sapevo esistesse, il cast è composto dai due componenti del gruppo, e da dei nomi pescati a caso da una vasca dei pesci. I soldi sono pochi pochi pochi. Anzi, di meno. Distribuisce Medusa, ormai unico distributore del paese. Alla regia Mimmo Raimondi. CHI!? Mimmo Raimondi. E chi è? E che ne so, non ha fatto null'altro nè prima nè dopo. Alla sceneggiatura un tizio che prima e dopo ha fatto solamente fiction tv.

Trama: Nico (J Ax) è un ragazzo di periferia che insieme ai suoi amici e a sua sorella ci mostra uno spaccato della vita nelle periferie milanesi, tra disagi giovanili e tragedie annunciate.
Che è un modo elegante per dire che la trama non c'è. Il che, se effettivamente fosse uno spaccato di vita e ci mostrasse le tragedie e i disagi giovanili nell'Italia del nuovo millennio andrebbe anche bene. Ma non è neanche quello.

Che sarebbe? 1 ora e mezza, che è un po' il minimo sindacale dei film, di scene a cavolo, che in realtà non è che mostrino tutto questo disagio. Ok, problemi familiari, ok, storie di droga, abbastanza blande, nulla di particolare. Non è una denuncia, non è una rappresentazione, non è nulla. Sono solo varie scene ammucchiate, prive anche di un filo conduttore, in cui seguiamo stupidissimi ed interminabili dialoghi recitati da attori decisamente non professionisti. Ed ecco un grosso problema: questo film è noioso!

La noia regna sovrana. La scena del motorino, che è anche carina, a che cazzo serve? A nulla! A che serve mostrarci come nasce la relazione tra lui e la bionda che non mi ricordo come si chiama se tanto non emoziona (si capisce come va a finire dalla prima inquadratura) e non porta da nessuna parte? A nulla!
E se fossero girate con uno stile documentaristico io lo capirei anche, giuro, avrebbe il suo fascino, o con uno stile più grezzo (tiè, tipo Greengrass) che almeno fosse crudo e mostrasse come è VERAMENTE qualche tragedia allora si. Ma qua abbiamo uno stile da fiction di rai 2, un montaggio un po' a cazzo fatto in 10 minuti, e un comparto tecnico da spararsi alle palle. E su tutto una sceneggiatura veramente tremenda. Non c'è una linea di dialogo che sa una che ci ricorderemo a film concluso, non c'è un momento che sia uno che sia memorabile. Il film è ambientato tutto negli stessi 3 posti, e i personaggi di contorno sono un peso tremendo, durante il film speravo che si tramutasse in uno zombie horror e che morissero tutti.

Almeno gli Articolo 31 sono bravi? No, manco per il cazzo. J Ax un po' d'impegno ce lo mette anche, con risultati abbastanza disastrosi, e con risultati un po' involontariamente comici (quando fa la facciaccia al padre, è proprio da grosse risate), Dj Jad non è pervenuto. Ha la stessa faccia per tutto il film, pronuncia tutte le frasi come se dovesse correre al bagno e porta per tutto il film occhiali e cappello.

Però cantano. No, solo una canzone nel finale. Altrimenti le canzoni sono sullo sfondo. Ah, le musiche sono spesso canzoni messe tanto per risvegliare lo spettatore dal torpore. Il film sbandiera gli articolo 31 sulla locandina, i due vengono messi come protagonisti e cantano solo una canzone in tutto il film!

Finale. Il finale tenta di recuperare un po' e ci piazza a cazzo la tragedia, che però non ha un minimo di costruzione, cioè, accettato che non stiamo vedendo uno spaccato di vita non puoi ad un certo punto decidere di piazzarmi un evento inaspettato. O agisci così dall'inizio e ci presenti l'imprevedibilità della vita, e non lo fai, perché tenti, vanamente, di costruire un rapporto tra i personaggi basato sulle più elementari cause-effetto, oppure non puoi cambiare all'improvviso alla fine del film. Spoiler, ma tanto sticazzi: il miglior amico di Nico/JAx muore ucciso da dei mafiosi/spacciatori/nonhocapitobenechisiano, gli eventi che portano a questo sono riassumibili in 30 secondi di film finora (un pezzo in cui mostra che ha una pistola, non si capisce bene perché, e un pezzo in cui JAx rifiuta di fare il corriere della droga e lui invece dice che avrebbe accettato). Questo dovrebbe segnare Nico, che infatti trova il coraggio per tornare a cantare. Peccato che a noi spettatori suoni quasi come una liberazione visto quanto odioso fosse il personaggio, e visto che niente, ma proprio niente, in tutto il film ha fatto si che ci affezionassimo.

Accoglienza. Non l'ha visto nessuno, non sono riuscito a trovare dati sull'affluenza, solo generici "è stato un flop". Mi viene il dubbio che nessuno abbia avuto il coraggio di misurare il tonfo.

Perché dovrei vederlo e non lasciarlo nel dimenticatoio: Vi giuro che c'ho pensato tantissimo se questo film andava ritirato fuori o lasciato a nuotare nella melma. Va ritirato fuori unicamente se volete essere dei completisti del gruppo, o se proprio siete curiosi di sapere come la generazione viene mostrata al resto del mondo. Non so sinceramente se dovrebbe essere "La generazione cresciuta negli anni 90 mostra il proprio disagio", nel caso è merda.
Potete vederlo se siete curiosi, se siete un po' di amici e volete riderci sopra, è l'unico caso in cui mi sento di consigliarvelo, altrimenti lasciate stare. Vederlo da soli è uno strazio.

Cosa rimarrà. Nulla, il film, come ho detto, non uscirà in DVD, il gruppo non ne parlerà e i fan lo rinnegheranno abbastanza in fretta.

Come vederlo? Sul tubo c'è il film completo, difficilmente lo troverete in qualità migliore.

Tutti i post dell'Angolo delle Cose Perdute
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