venerdì 29 agosto 2014

Domande ai teorici delle Scie Chimiche [Complotti e Malefici]


Visto che il dibattito sulle scie chimiche è inspiegabilmente molto acceso, ho deciso che prima di proseguire nella discussione con qualunque sciachimicaro esigerò che risponda alle mie domande. Poi, e solo poi, sarò disposto a conversare con persone che credono nelle teorie fuffologiche.
Se vi ho linkato questo post in risposta ad una discussione e avete intenzione di rispondere con "sei un disinformatore etc etc" sappiate che "Puppami la fava con rinnovato vigore" sarà probabilmente la mia risposta; se volete scrivere un commento che sia "sei un disinformatore etc etc" potrei decidere di cancellare il commento se mi gira il culo oppure di rispondere con una qualunque gradazione di offesa compresa tra "Vaffanculo" e "Faresti ribrezzo pure ad una merda di mucca".
Fatte le dovute premesse segue elenco di domande, a cui spero, ma sono abbastanza convinto che non succederà, che prima o poi qualche sciachimicaro mi possa rispondere.
  1. Perché avvelenare i cieli e non le falde acquifere? In cosa l'avvelenamento in aria sarebbe più conveniente. Non solo servirebbe molto meno materiale e costerebbe molto meno all'atto pratico, ma avrebbe un grado di precisione enormemente maggiore, dato che si conoscerebbero in anticipo le aree colpite e sarebbe impossibile che si colpisse un altro bersaglio, cosa che con le scie chimiche sarebbe possibile in una giornata di forte vento, in cui si rischia di irrorare il Tirreno invece che Roma. Inoltre permetterebbe di evitare di avvelenare se stessi.
  2. Perché irrorare anche di giorno? Dato che secondo voi gli autori del complotto spendono cifre immani per mantenere segreta la loro opera, perché allora semplicemente non programmano le irrorazioni semplicemente per gli orari notturni? Le scie di notte non si vedono. Basterebbe questo semplice accorgimento per evitare di essere scoperti, perché non applicarlo?
  3. Chi sono i colpevoli? Nomi e cognomi. Chi decide luoghi ed ore delle irrorazioni? So che secondo voi un po' tutti sono coinvolti, ma per intenderci, Giorgio Napolitano è complice o vittima? Chi paga i disinformatori? Quali organi dello stato italiano sono coinvolti direttamente?
  4. Perché l'avvelenamento non sta funzionando? La popolazione mondiale aumenta in maniera esponenziale, l'aspettativa di vita aumenta, perché? Cosa sta andando storto?
  5. Quando e dove sono iniziate le irrorazioni? In che anno ed in che posto? Sono state fatte delle prove prima o si è direttamente deciso di partire a pieno regime? Quale è stata la prima nazione ad irrorare e perché? Chi è stato il primo a decidere di mettere in atto i piani di irrorazione?
  6. Perché modificare il clima dall'alto? Perché i governi da un lato mettono leggi per vietare alle aziende di immettere troppa CO2 e dall'altra dovrebbero modificare il clima in quota? Non basterebbe far disperdere nell'aria i gas serra?
  7. Qual è la finalità? Quando il piano potrà dirsi concluso? Qual è l'obiettivo che si sono prefissati gli autori delle irrorazioni? Quando potranno ritenersi soddisfatti?
  8. Perché non state prendendo contromisure? Se pensate di essere in pericolo, e che siano in pericolo anche le vostre famiglie, perché non agite? Perché vi limitate a condividere link su internet? Perché non farsi coraggio ed andare a manifestare sotto i palazzi del potere?
  9. Perché i teorici chiedono donazioni? Pensavo facessero tutto per il bene comune, perché allora chiedere incessantemente contributi, Lannes è arrivato a dire "o fate donazioni o chiudi il blog" [e per me può chiuderlo], non è un po' un controsenso?
Consapevole che difficilmente riceverò alcuna risposta, ci spero comunque.

PS:Chiunque può suggerire nuove domande.

NOTA: potranno aggiungersi nuove domande, che potranno venirmi in mente o che potrebbero essere suggerite da altri, nel qual caso segnalerò chi, se fosse saranno aggiunte qua sotto con la data, in maniera da non creare equivoci.

mercoledì 27 agosto 2014

New Mobile Report Gundam Wing - Endless Waltz [Piovono Mobile Suit]

Un po' di storia: Eravamo rimasti nel 1995 col grande successo di Wing, che in occidente arriverà però nel 2000, quello che però non si aspettava la Sunrise è il floppone l'anno successivo di Gundam X, e il successo di Evangelion che cambia il modo di vedere i robottoni da parte del pubblico. Il brand di Gundam è a rischio, e così uno dopo l'altro vengono lanciati tre progetti indipendenti e profondamente differenti: 08tm MS Team, serie OAV ambientata durante la serie originale; Turn A Gundam, "nuovo universo" ad opera di Tomino, e questo Endless Waltz, OAV in tre episodi usciti nel 1998 che funge da sequel alla serie. Sarà una delle poche volte che un universo extra-UC riceverà un seguito, per farlo viene richiamata la squadra della serie e viene stanziato un grosso budget.
Nel 2000 gli episodi vengono rimontati con sequenze aggiuntive per creare un film cinematografico, e dato che in italiano è reperibile solo in versione cinematografica è a questa che faccio riferimento.

Trama: È passato esattamente un anno dalla fine della guerra e i piloti sono andati per la loro strada, Relena si occupa di rapporti internazionali e alcuni dei personaggi della prima serie, Sally, Une, Noin, sono entrati a far parte dei Preventers, un corpo di pace che si occupa di trovare e smantellare le rimanenti milizie e fabbriche di armi. Ma in questa pace un nuovo nemico si palesa: è Mariemeia, la giovanissima figlia di Treize che vuole mettere sotto scacco l'intero pianeta.
Cosa ne esce fuori: Stranamente, una bella opera. Il reparto tecnico è maestoso, e guardarlo in HD lascia veramente a bocca aperta, il livello grafico raggiunto qui è spaventoso. La tridimensionalità del disegno e la dovizia di particolari, il design dei suit e il loro danneggiamento durante i combattimenti, contribuiscono tutti a far si che lo spettatore sgrani gli occhi quanto più possibile. Tanto che il rinnovato mecha viene retconizzato e utilizzato come se i gundam fossero sempre stati così: tutti i flashback mostrano i gundam nella versione oav.
L'immenso reparto grafico non è però supportato dal resto in adeguata maniera: la regia è molto televisiva e anche se ci sono dei buoni guizzi in generale è molto piatta, e musiche, montaggio, etc etc, fanno il loro minimo sindacale, spesso non riuscendo a sottolineare l'enfasi del momento.
La sceneggiatura poi è molto compressa, questo da un lato costringe ad avere un ritmo serratissimo, eventi a cascata e non lascia un attimo di respiro, dall'altro però si concentra appena sui personaggi e sui loro rapporti, spesso persone che non si sono viste per un anno che si rincontrano con "Ciao, adesso combattiamo", fortunatamente non ci sono cambi di fazione improvvisi. Forse uno o due episodi in più avrebbero giovato, o forse dobbiamo comunque ringraziare che sia venuta un'opera guardabile e visti i precedenti non chiedere troppo.
Per il resto i colpi di scena sono tutti molto prevedibili, la serie è l'occasione per riunire e mostrare tutto il cast della serie tv e non ci sono grossi scossoni, ma è stranamente ben dialogato, sarà che forse per vendere oav ci si debba rivolgere ad un pubblico più cresciuto.
L'adattamente italiano traduce il meno possibile, pronunciando le coordinate in inglese e persino evitando di tradurre "queen". Da un estremo all'altro. Comunque un buon doppiaggio che aiuta la visione.
Un finale che se vi siete sciroppati tutta la serie, non potete mancare di vedere, anzi, dato che ad ora è la cosa migliore dell'AC, dovete vederlo assolutamente.

Risultati: Non ho trovato riferimenti, ma considerando la quantità di fumetti che è uscita dopo, la riedizione cinematografica, la quantità smodata di modelli usciti, direi che è stato un buon successo. Nell'universo di Wing verranno sfornati alcuni volumi a fumetti negli anni successivi e recentemente si assiste ad un revival: è uscito un nuovo romanzo Frozen Teardrop e un nuovo fumetto che è la versione "riveduta e corretta" degli oav, ma niente più anime.

Come vederlo: In Italia Bluray e DVD sono editi da Dynit.

martedì 26 agosto 2014

Black Rock Shooter OAV [Angolo delle Cose Perdute]

Black Rock Shooter non è solo un anime, è un fenomeno di costume, in cui il merchandising vale commercialmente molto più di quanto non valgano i prodotti di puro intrattenimento.
Internet straborda di immagini, sfondi, canzoni, vendita di gadget, e quant'altro.
Quindi, perché nell'Angolo oggi dovrei parlarvi di BRS?
Perché anche se in Italia sono arrivati i fumetti e la serie tv è disponibile anche in bluray, c'è un prodotto che ci siamo dimenticati di importare: l'OAV che ha dato origine alla serie.

Così nascono i miti. BRS ha una genesi veramente strana e particolare. Huke, un illustratore, una mattina si sveglia e crea un disegno che segnerà in maniera indelebile la sua vita. Questo qui. Il giorno successivo è il 26 dicembre 2007 e Huke lo posta sul suo blog. Huke è membro di un gruppo musicale: i Supercell, in cui milita anche Ryo, che vede il disegno ed ha un'epifania: deve scrivere una canzone che parli di quella ragazza. Passano alcuni mesi e un video musicale prende vita, la voce è quella di "Hatsune Miku", che in realtà non esiste ed è un programma, e i disegni di Huke ovviamente. Eccolo qui. Viene uploadato su Niconico, all'epoca Nico Nico Douga, l'equivalente giapponese di youtube, il 13 giugno 2008, e una settimana dopo approda su Youtube. Ed è subito successo. La quantità di fan art che viene prodotta sul personaggio diventa abnorme, fan video, cover, reintepretazioni, si è aperta una breccia, sta nascendo una fanbase.
Anno 2010, lo studio Ordet ha bisogno di un titolo forte per creare la propria opera prima. La scelta ricade, ovviamente altrimenti non ne starei parlando, su BRS. Attenzione però non sto parlando della serie tv del 2012, sto parlando dell'oav autoconclusivo di 50 minuti, che esce nella primavera di quell'anno e che è al momento abbastanza trascurato dalla fanbase.

L'OAV. Alla regia abbiamo Shinobu Yoshioka, lo stesso che poi dirigerà la serie, che, insieme allo sceneggiatore Nagaru Tanigawa, immagina una storia con protagonista due ragazze: Mato e Yomi, che si incontrano a scuola e che durante l'anno scolastico diventeranno amiche inseparabili. Crescendo insieme ed affrontando l'inizio della turbolenta adolescenza.
So che non è esattamente quello che vi aspettavate.
Black Rock Shooter, che è il nome sia del personaggio che dell'opera, esiste in una dimensione parallela, che forse esiste forse no, che riflette l'emotività della realtà, sfogando in combattimenti quelli che sono gli stati d'animo delle ragazze.

Un mondo fatto a scacchi, croci e proiettili, in cui rabbia e frustrazione diventano la scusa per rocamboleschi scontri tra combattenti.

La trama abbastanza esile permette di prendersi tutto il tempo necessario senza dover ammucchiare eventi e la qualità dell'animazione è sempre molto alta, i dialoghi forse non saranno brillanti, ma si continua a seguire le disavventure quotidiane di queste ragazze, in preda all'inizio della pubertà, con piacere.
Anzi, la fine arriva pure abbastanza improvvisa e spiazzante, visto che ormai sintonizzati su una durata standard da film, allo scadere dei 50 minuti ci si ritrova attoniti a pensare che un'altra ora non avrebbe fatto per nulla schifo.

Contributo al mito? Tanto, ma tutto indiretto. L'OAV è il primo prodotto d'intrattenimento legato al brand e darà il via a fumetti, videogiochi e ovviamente la serie tv, che ad opera dello stesso regista arricchierà ed amplierà il concept, usando proprio gli stessi personaggi.
Questo purtroppo è il più grosso limite di questo film: è la beta version della serie tv, che è un'ottima serie tv, che vince sull'oav sotto qualunque punto di vista. Infatti quando il successo esce dai confini del Giappone questo film viene lasciato indietro.
In Italia non è stato tradotto ufficialmente, e bisogna cercarlo fansubbato per poterlo vedere, io consiglio la versione dei Freedom Subs.

Motivi per vederlo e non lasciarlo nel dimenticatoio: Innanzitutto per completismo se siete fan, per vedere come il brand sia nato, poi se non avete visto la serie è un ottimo punto di partenza, per farsi un'idea o semplicemente perché è un bel film che dura poco e che è un peccato che venga dimenticato.

lunedì 25 agosto 2014

Cose Veramente Brutte: Scie Chimiche - La Guerra Segreta, Il documentario che è comunque meglio di un calcio nelle palle. Forse. [Complotti e Malefici]

Salve a tutti, su questo blog scrivo poco, e potrei dirvi che è mia intenzione cambiare la cosa ma l'ho detto così tante volte che non sarei credibile, e la fluttuazione delle visite è enorme, e anche se le recensioni fanno le loro visite so benissimo che niente vi piace come quando parlo di complottisti.
E quale occasione migliore per parlarne che l'uscita, finalmente, del "documentario" ad opera di Rosario Marcianò sulle Scie Chimiche.
No davvero, non è una battuta.
Andiamo con calma, chi è Rosario Marcianò? Penso che sia al momento il più importante esponente in Italia della teoria delle scie chimiche. Potete immaginarvi gli altri. Siccome non ho voglia di impelagarmi a discuterne il profilo, vi linko un ottimo riassunto: La Carta d'Identità di Rosario Marcianò.
Perché RM mi sta sul cazzo? Potrei dirvi che è perché diffonde notizie false, perché qualcuno sostiene, ma io non ci credo [cit.], raggiri poveri gonzi a fargli donazioni parlando di teorie campate in aria, ma in realtà è per questa cosa qui. Se scorrete l'elenco, o usate la funzione trova del vostro browser, trovate anche il mio nome. Secondo Rosy io sono un normalizzatore pagato dal sistema.
Prima di continuare, so che non tutti sanno di cosa si parla quando diciamo scie chimiche, quindi vi agevolo link di wikipedia dove viene spiegato tutto abbastanza bene: Leggi qui.
Quello di cui vi parlo oggi è un video di un'ora che è l'apoteosi della cagata, il documentario "Scie Chimiche - La Guerra Segreta". Si trova integralmente sul tubo, e siccome nella vita non ho un cazzo da fare ho deciso di farmici due risate sopra. Andiamo ad incominciare.
DISCLAIMER: Non è una recensione ma una raccolta di impressioni durante la visione. Ci sono i tratti salienti e tanto perculamento, e mi dispiace se sia difficile seguirmi, ma devo riprendermi dalla visione e comunque anche l'originale è senza capo nè coda.

domenica 24 agosto 2014

New Mobile Report Gundam Wing [Piovono Mobile Suit] [Re:Visioni]

Un po' di storia: L'anno è il 1995, G Gundam si è da poco concluso e ormai ha aperto la strada a quello che sarà il nuovo standard del metaverso gundamiano, ad ogni serie, o quasi, un nuovo universo narrativo. Se la serie precedente si rifaceva allo shonen da combattimento, questa volta si punta in direzione opposta, e l'idea è puntare anche verso un pubblico femminile, ma allo stesso tempo recuperare parte di quelle atmosfere più realistiche tipiche di Tomino che erano state totalmente lasciate da parte da G Gundam. L'idea generale è di creare una serie che possa piacere un po' a tutti, puntata verso un pubblico adolescente, con un budget abbastanza consistente, alla regia viene chiamato Masashi Ikeda, che aveva qualche anno prima sfornato i Cinque Samurai, e alla sceneggiatura Katsuyuki Sumisawa, che aveva partecipato alle sceneggiature di Ranma 1/2, Sailor Moon e Dragon Ball Z, successi per adolescenti di entrambi i sessi.

Trama: È l'anno 195 del calendario dell'After Colony, l'abitudine di mettere riferimenti all'anno di uscita non se ne va col cambio di universo, e le colonie spaziali sono schiacciate, militarmente ed economicamente, dalla Federazione Terrestre. Così, 5 gundam vengono inviati sulla terra, con l'idea di distruggere OZ, l'organizzazione governativa militare che occupa le colonie. I gundam sono pilotati da 5 ragazzi di 15 anni, che non si conoscono tra loro. Ma sulla terra Heero, il principale dei cinque piloti, incontrerà Relena, una ragazza che smuoverà, piano piano, le sue certezze.
Cosa ne esce fuori: Una brutta roba. Innanzitutto fa un po' strano trovarsi questi quindicenni che sono quasi supersoldati, esperti in combattimento, guida, informatica, ottime spie, falsificano documenti, fanno gli hacker, sono killer esperti, maestri del travestimento, e suppongo che nei fine settimana facciano gli chef già che ci sono. E anche se qualcuno ogni tanto si stupisce della cosa nessuno sembra far particolarmente caso al fatto che siano degli adolescenti. Su questo punto è però decisamente Relena che batte tutti, inizia come una normalissima ragazza, anche se ricca sfondata, poi, a 15 anni, diventa principessa di un regno, poi regina di tutto il pianeta e a fine storia ministro del governo mondiale. MA il mondo degli shonen è pieno di super adolescenti, possiamo entrare nell'ottica e lasciar passare? Possiamo. Certo, non so bene quale super addestramento possa far si che Heero cada di testa da 10 m di altezza e poi si rialzi come nulla fosse, o che sopravvivano ad esplosioni, pistolettate, spadate, cannonate, vuoto cosmico, il tutto senza mai conseguenze fisiche, o come facciano a rendere praticamente indistruttibile qualunque mezzo su cui salgano, mentre lo stesso mezzo se affrontate esplode se solo guardato storto, ma è un argomento su cui posso riuscire anche a chiudere un occhio se il resto fosse accettabile. Il problema è che il resto è anche peggio. I primi 10 episodi della serie sono anche passabili, è un buon inizio, i personaggi sembrano interessanti, i gundam vanno dal pacchiano al bello, e anche se alcune svolte narrative sono un po' stupide, Relena che si innamora del ragazzo che vuole ucciderla [WTF!?], in generale scorrono senza problemi, la storia si prende i suoi tempi e ci mostra tutto l'ampio cast che andremo a seguire per 49 puntate: su tutti Treize, il capo di OZ, e Zechs, clone di Cha-- cioè, misterioso soldato di OZ, che alla fine sono protagonisti della storia tanto quanto i 5 ragazzi e Relena. Poi nell'episodio 10 si piazza un colpo di scena che è anche una buona idea, in breve: Heero fa un casino lasciando ad OZ la possibilità di un colpo di stato che permette di prendere il potere sull'intero globo, i ragazzi che finalmente si erano riuniti si separano ognuno per la sua strada. Poi il tutto deraglia. seguono 30 episodi di trame senza un filo logico, personaggi che cambiano idea e schieramento ogni 15 minuti, il gruppo che si riunisce, anzi no, anzi si, anzi no, gente che sparisce, poi riappare, che cambia personalità, personaggi che girano a vuoto, politici navigati che si fanno fregare come l'ultimo dei deficienti, organizzazioni dietro organizzazioni dentro organizzazioni, cambi di facciata, interminabili riempitivi privi di senso, monarchie assolute nelle mani di sedicenni che dichiarano la resa e fanno radere al suolo il proprio paese, dialoghi per cui ancora non ci credo che qualcuno sia veramente stato pagato per scriverli, animazioni al più totale risparmio, regia mediocre, un realismo sotto zero e due episodi di recap che tentano di mettere ordine in una trama che non esiste.
Lo ammetto, ci sono delle buone idee qua e là, ma sono gestite malissimo, spesso in maniera esageratamente semplicistica, e anche se le idee di fondo sono apprezzabili certe tirate ripetute ogni 10 minuti sul pacifismo diventano insopportabili, i momenti shojo o di bromance poi sono più contenuti del previsto, ed è quasi un peccato visto che sarebbe potuto essere un elemento caratteristico. Poi la svolta.
Se le serie precedenti ci avevano abituato ad un cambio di opening a metà serie, Wing mantene la, bella, Just Communication, per 40 episodi, e anticipa la seconda opening come insert song, per poi cambiare con un'ottima seconda opening all'episodio 41, ed entrare in una fase finale che improvvisamente ammucchia bei momenti, dialoghi spacconi il giusto, combattimenti ben fatti, animazioni veramente degne di nota, una trama che, nonostante le demenze che si è dovuti sopportare per arrivarci, è anche interessante, personaggi che finalmente cambiano un minimo, idee ben sfruttate e un buon finale. 9-10 episodi che, anche se comunque nulla di eccelso, sono molto meglio di quanto visto finora. Non ho idea del perché la serie sia strutturata così, ma ehi, ho impiegato un mese per vedere 40 episodi e gli ultimi 9 li ho fatti fuori in due giorni.
Persino la parte romantica è trattata bene nel finale.
Curiosità: OZ sta per Organizzazione dello Zodiaco, e infatti i mezzi si chiamano coi nomi dei segni zodiacali, ma è anche un riferimento al mago di OZ, tant'è che le divise dei piloti hanno disegnato sopra l'uomo di latta.
Curosità 2: il Wing, che da il nome alla serie, appare pochissimo e Heero lo piloterà solo ad inizio serie, per poi abbandonarlo e mai recuperarlo, preferendogli prima l'Epyon e poi il Wing Zero.

Risultati: Successone planetario. Modellini venduti come il pane. Importato e tradotto ovunque, Italia compresa, sarà la prima serie extra-UC a ricevere un sequel, di cui parlerò presto. Il design sarà di forte ispirazione per Gundam X, e riferimenti a Wing si trovano sia in Seed che in 00. Finirà però per essere una delle serie meno amate dai fan, nonostante per molti di loro sia a conti fatti il primo contatto coi mobile suit.

Come vederlo: Anche se è stato tradotto in italiano e trasmesso da Mediaset, non è mai stato editato in dvd, quindi se volete vederlo dovete rivolgervi ad internet.

Dovrei finire qui, ma dato che questa è una delle tre serie tv di gundam esistenti in italiano, e che come potete vedere ho piazzato anche il tag di Re:Visioni nel titolo, andiamo a parlare un attimo dell'adattamento italiano. Sigla...
Curiosità 3: la sigla prende tantissime immagini dal sequel OAV, Endless Waltz, che in tv è stato trasmesso come parte integrante della serie.

Adattamento Italiano: Allora, non ho potuto fare un confronto con la versione sub eng, e col cazzo che me la rivedo tutta per farlo, scusate il francesismo, però so da chi l'ha fatto che i dialoghi italiani tagliano molta della violenza verbale ["Io ti ucciderò" diventa "La tua vita è in pericolo"] ma che in generale risultato essere abbastanza fedeli al senso delle frasi, e quindi i dialoghi sono proprio orribili, non è colpa di Mediaset. I nomi dei mezzi sono tutti italianizzati, e la cosa ha anche un senso: se presumiamo che tra loro i personaggi parlino inglese, ha una sua coerenza tradurre i nomi inglesi dei mezzi. Alcuni nomi hanno anche il loro fascino, Ala di Fuoco, Raggio Letale, altri sono assegnati un po' a cavolo, Distruttore, Navigatore, e qualcuno è un po' ridicolo, Uccello di Fuoco, il MS di Rocco Siffredi, che mette sotto tutt'altra luce il rapporto tra Heero e Relena, inserire qua altra battuta sui doppi sensi da scuole medie.

Curiosità 4: praticamente tutti i fumetti di Wing sono stati pubblicati in Italia, e quindi vi beccherete un post apposito.

Piovono Mobile Suit, La Guida 

mercoledì 13 agosto 2014

Digimon Adventure 02 [Re:Visioni]

Re:Visioni è la rubrica dove mi metto a rivedere le serie e i film che ci vedevamo da ragazzini e ne parlo analizzandoli con gli occhi della persona cresciuta. Tentando di evitare spoiler che non si sa mai vi venga voglia di vederle.
E si, anche questo mese scrivo un post, non so se qualcuno si ostina a seguire questo blog...

Cenni Storici:  L'altra volta eravamo rimasti con il successo della prima serie e il lancio di un brand che avrebbe avuto successi alterni. Viene messo subito in cantiere un sequel, che non tarda ad arrivare in Italia, ben saldato nella storia del predecessore, mantiene più o meno lo stesso staff.

Trama: Sono passati 3 anni dalla battaglia contro Apokarimon, e i nostri eroi sono cresciuti, hanno preso strade differenti e Digiworld non è che un ricordo ormai. Purtroppo un nuovo male si presenta a Digiworld: l'Imperatore Digimon, un umano che sta rendendo schiavi i digimon e piano piano sta conquistando il mondo digitale. Per fermarli arriva una nuova generazione di prescelti: dalla serie precedente tornano TK e Kari, a cui si uniscono Davis, Yolei e Cody, con i loro rispettivi digimon.
Non c'è una struttura a saghe vere e proprie come nella prima serie, una volta finito lo scontro con l'imperatore ci sono dei filoni che si intrecciano più volte, lasciando anche da parte una struttura tipicamente shonen.


Gli occhi del presente: Che serie strana che è questa. I primi episodi invece di prendere il gruppo e buttarlo nell'avventura presentano un via vai da digiworld che permette avventure autoconclusive, con la ricerca delle digiuova e delle nuove evoluzioni, c'è la scusa per non poter usare le vecchie, e la lenta presentazione dei vari personaggi, con tante comparsate da parte dei vecchi protagonisti, e devo dire che è la parte più lenta e noiosa di tutta la serie. Sembra si voglia cercare di acchiappare un pubblico più infantile e che il merchandising sia quasi l'unico reale obiettivo. In questo c'è un episodio, il 13, che è più o meno riassumibile in "angoscia, tanta angoscia", aspettate che ve lo racconto: Kari, "si sente un po' giù" e finisce, non si sa bene come, in un'altra dimensione, il "mare oscuro", che non è digiworld, dove incontra dei digimon che rivelano di essere dei mostri abissali e che vogliono portarla con loro per usarla per riprodursi, a salvarla arriva TK, l'episodio finisce con l'ombra di una enorme creatura con i tentacoli di fronte alla bocca. Si, c'è Lovecraft a pacchi, metaforoni neanche troppo sottili, ma non finisce qui, perché piano piano la serie prende una piega sempre più assurda: attorno all'episodio 20 finalmente viene sconfitto Ken, e scopriamo così cosa lo ha portato a diventare malvagio. Scusate lo spoiler ma devo raccontarlo: da bambino viveva all'ombra del fratello maggiore, così si è rifugiato nel proprio mondo, digiworld, ed ha desiderato che il fratello morisse. Eh, beh, è morto. C'è un intero episodio che parla di questo.
Da qua in poi la serie inizia ad avere dei risvolti veramente particolari: più volte viene suggerito che digiworld sia solamente un'invenzione umana, quasi una specie di allucinazione collettiva, il "mare oscuro" torna un paio di volte come personificazione della depressione, e sembra trascinare Ken e Kari sempre più a fondo. Il cattivo principale della seconda metà è un umano, un semplicissimo umano che vuole tornare a digiworld, perché a digiworld solo i bambini possono accederci, come a Narnia, per continuare le citazioni letterarie, e per farlo rapisce bambini. Ci sono delle scene decisamente inquietanti su questo argomento.
Se agli occhi di bambino tutti questi elementi potrebbero semplicemente passare indisturbati agli occhi dell'adulto sembrano invece quasi elementi portanti e gettano un'ombra molto oscura su tutto il resto. Una trama non lineare concorre ad un senso di straniamento durante la visione.
Il comparto tecnico è molto buono, anche se la qualità è altalenante, come al solito in serie così lunghe, in linea di massima è sempre abbastanza buona, e graficamente è invecchiata bene. Non ci sono guizzi particolari da nessuna parte e rimane sempre un prodotto televisivo standard da questo punto di vista.
I personaggi sono invece un discorso a parte, perché sono il problema maggiore di questa serie: di sei protagonisti, solo tre sono veramente interessanti, gli altri tre ondeggiano tra il fastidioso ed il totalmente inutile. Ken, TK e Kari sono quelli a cui ci interessiamo e che vogliamo seguire, gli altri potrebbero anche morire all'episodio 2, non importerebbe nulla a nessuno. Purtroppo gli viene invece concesso un sacco di spazio lungo tutta la serie.
L'enorme quantità di comprimari aiuta decisamente, anche se risulta molto dispersiva, avendo sia i protagonisti della vecchia serie, sia altri comprimari e digiprescelti secondari che vengono introdotti più avanti.
La battaglia finale è poi molto carica ed emotiva, con tutti i digiprescelti del mondo riuniti insieme, e un nemico che arriva dritto dalla prima serie. Devo dire che a me personalmente ha emozionato.
L'epilogo, infine, chiude definitivamente la storia, e infatti le serie successive saranno sempre ambientate in altri universi.
Segnalo anche che scopriamo finalmente molte cose in più sull'origine di digiworld e sul suo funzionamento, anche riguardo molti elementi che erano rimasti in sospeso dalla serie precedente.

Digeribilità: Dipende, la prima parte è molto infantile, tranne il già citato episodio 13, e scorre un po' a fatica, considerando poi che avevamo lasciato la serie con le megadigievoluzioni e ritroviamo i digimon che non riescono ad arrivare al livello campione, poi dopo la sconfitta di Ken si affronta un periodo particolare in cui la trama prende varie strade e vari antagonisti vengono presentati; sicuramente migliora presentando avventure più varie nella struttura e un ritmo che comunque rimane coinvolgente. Lo spettatore adulto avrà sicuramente difficoltà a superare la prima parte, ma troverà sicuramente interessante la seconda, che anche se comunque rimane una serie per pre-adolescenti, presenta molti elementi di valore.
Se la prima serie era riuscita ed era quello che gli autori volevano, questa seconda serie è più straniante e particolare, ma vale la pena vederla.

I film: Anche per questa serie sono stati realizzati due film, il primo ha il semplicissimo titolo di "Digimon Hurricane Landing!!/Transcendent Evolution!! The Golden Digimentals" ed è una roba molto noiosa e insopportabile, un film che sbaglia praticamente qualunque cosa, non si sa dove posizionarlo nella continuity ed è ignorato nel finale della serie. Il secondo è "Diaboromon Strikes Back", dura solo 30 minuti ed è il sequel del secondo film della prima serie, trascurabile ma ben fatto.

Dove ritrovarla: Non esistono dvd in italiano, dovrete affidarvi ad internet, per quello che riguarda i film la situazone si fa più complicata: il primo è arrivato, segato di 40 minuti su 70, come terza parte de "Digimon - Il Film" e stranamente è migliorato, se volete vederlo integralmente dovrete fare affidamento ai sottotitoli inglesi, per il secondo film l'inglese è invece l'unica soluzione.

Cosa ci è arrivato: Nessun sequel per questa serie, il brand digimon è continuato ambientando le storie in altri universi, e non penso che nessuno realizzerà mai un Digimon Adventure 03 visto come è finita la serie [EDIT: e invece esce a Novembre 2015 il primo film, di 6, di Digimon Adventure Tri]. Non è rimasta granché nel cuore degli appassionati ed è una serie che piano piano sta finendo nel dimenticatoio.
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