lunedì 8 giugno 2015

After War Gundam X [Piovono Mobile Suit]

Un po' di storia: Anno 1996, reduce del successo di Gundam Wing, la Sunrise si prepara a lanciare la quarta serie in quattro anni, nonché il terzo universo narrativo indipendente dall'UC. Per farlo decide di appoggiarsi a Shinji Takamasu, che aveva lavorato più volte alla saga di Gundam, dirigendo anche alcuni episodi di Zeta, ZZ e quasi tutta la seconda metà di Wing, più persino alcuni corti degli SD Gundam. Il progetto è improntato a ricalcare metodi e struttura di Wing.

Trama: Sono passati 15 anni dall'ultima guerra spaziale, che ha visto contrapporsi la Federazione Terrestre agli abitanti delle colonie spaziali. Questi ultimi, in un gesto disperato hanno fatto cadere sulla terra molte delle colonie nello spazio, causando una catastrofe di enormi proporzioni che ha causato enormi quantità di morti, distrutto la civiltà e precipitato la Terra nel caos.
Garrod Ran, giovane che vive di espedienti, si trova a salvare Tiffa Adill, una giovane newtype, e per farlo ruberà niente di meno che un Gundam. Si unirà così all'equipaggio della Freeden, guidato da Jamil Neate, che gira il mondo cercando di aiutare i newtype che vengono sfruttati.
Cosa ne viene fuori: Il primo impatto con Gundam X consigliato è di ascoltarsi le magnifiche opening, che sono tra le migliori che qualunque serie di Gundam possa vantare, e anche registicamente rendono alquanto.
Peccato che siano la parte migliore dell'intera serie.
Gundam X in realtà ci prova in tutte le maniere, rispettando pedissequamente tutti i dettami necessari a fare successo, ma tentando di bilanciare tutti gli elementi finisce per non colpire nessun bersaglio. L'atmosfera post-apocalittica scema molto velocemente, e stranamente tutta l'opera è pervasa di uno strano ottimismo, e anche l'ambientazione desolata cede velocemente il passo a mari lucenti, colline verdeggianti e pianure fiorite. Oltretutto, stranamente, solo una piccolissima parte della serie, nel finale, è ambientata nello spazio, la maggior parte della storia si svolge sulla terra, risultando anche ripetitiva a tarpando le ali all'immaginazione visiva che lo spazio gundamico ha sempre portato con sè.
L'idea poi di creare un What if..? della serie classica finisce per creare spesso dei deja-vu enormi e un senso di già visto, anche se talvolta è interessante vedere alcuni caratteri di personaggi che fanno capolino in versioni traumatizzate.
La serie inizia anche in modo pregevole, presentando poi un robot con in dotazione un'arma di potenza devastante, ma da un lato ripete lo stesso schema 4-5 volte, dall'alto si perde spesso in trame scadenti, e gli episodi più interessanti finiscono per essere paradossalmente i riempitivi.
Pochi poi sono i personaggi interessanti della serie, e sono tutti secondari, Garrod è abbastanza piatto, senza indecisioni nè guizzi, in balia degli eventi e senza un vero arco narrativo. Stesso dicasi per Tiffa e buona parte dell'equipaggio, solo Jamil e Ennil El hanno dei veri cambianti.
Gli antagonisti poi, ondeggiano tra il fastidioso e l'imbecillità, con delle motivazioni veramente fiacche e spesso con azioni controproducenti per la riuscita dei loro piani.
La parte finale della serie sembra risollevarsi, ripresentando alcune domande e incuriosendo lo spettatore, peccato che poi la risoluzione delle trame e dei misteri sia molto scadente, portando ad un finale affrettato, che rispecchia oltretutto l'atmosfera della serie e finisce per essere uno dei più solari di sempre.
Il tratto del disegno è molto altalenante, i personaggi sono spesso scadenti, mentre i ms sono mediamente disegnati in maniera particolareggiata, ma questo paradossalmente finisce per essere un problema: per risparmiare sulle animazioni le battaglie utilizzano sempre le stesse pose e scene; oltretutto in quegli anni uscivano prodotti molto più curati dal punto di vista tecnico, e Gundam X finisce per uscirne con le ossa rotte.
Per ultimi, i design: quello dei personaggi è abbastanza buono, ricalcato sullo stile di Wing, e anche quando è sgradevole ha il suo perché, quello dei mobile suit invece presenta uno dei campionari di robot più brutti di tutte le serie, tra l'anonimo andante e tra l'atroce dominante, su tutti il Double X, un gundam con le basettone.

Risultati: Un flop senza precedenti, che ha quasi rischiato di affossare il marchio. Chiusa con 10 episodi di anticipo sul previsto, bisognerà aspettare il 1999 per vedere nuovamente una serie tv di Gundam. Dimenticata da molti fan, anche i prodotti collaterali scarseggiano, e solo due manga collegati sono usciti, un prequel ed un sequel. Se la gioca insieme a AGE riguardo il peggior risultato sia in termini di ascolti che di critica.

Come vederlo: I Subzero lo hanno fansubbato in italiano.

domenica 7 giugno 2015

Mobile Suit Crossbone Gundam [Piovono Mobile Suit]

Un po' di storia: Nel 1991 il film Mobile Suit Gundam F91 avrebbe dovuto inaugurare una trilogia, e invece il clamoroso flop che risultò lasciò aperte svariate trame. Così, nel 1994 Tomino stesso decide di chiuderle in un'opera che però non è nè un film nè una serie tv, ma un manga in sei volumi: Crossbone Gundam. Ai disegni Yuichi Hasegawa, uno dei più prolifici autori di fumetti di Gundam, secondo solo a Tokita presumibilmente.

Trama: U.C. 0133, la Crossbone Vanguard è l'unica forza a frapporsi tra l'Impero di Giove e la Terra. Un gruppo di pirati può essere l'unica speranza per i terrestri? Tobias, uno studente terrestre, finirà immischiato insieme a Bernadette, una misteriosa ragazza, in un'avventura che coinvolge alcuni personaggi che mai avremmo pensato di rivedere.
Cosa ne viene fuori: Crossbone è una serie particolare, uscendo dai limiti imposti dall'animazione, dal budget, e dagli schemi che bisogna necessariamente seguire in tv, Tomino lascia andare l'immaginazione, insieme ad Hasegawa, e regala una delle opere più strane del panorama UC.
La prima metà della serie si svolge dalle parti di Giove e presenta un modo di vivere molto più distante da quanto visto finora nell'UC.
Giove è stato, sin dall'inizio, uno dei pallini di Tomino: Challia Bull, Paptimus Scirocco, Fonse Kagatie, arrivavano tutti da Giove, Judau dopo ZZ andrà su Giove, eppure non erano mai stati mostrati gli insediamenti umani in orbita di Giove.
Tobias nella serie è utilizzato come Daiba veniva utilizzato in Capitan Harlock, evidente ispirazione per la serie, come spettatore, come collegamente tra il lettore e l'avventura. Infatti i Crossbone sono pilotati da tutt'altre persone che il protagonista, e buona parte della storia ruota attorno ad altri personaggi. Personaggi che spesso arrivano direttamente da F91, chiudendo le sottotrame e spiegando come si sono risolte le situazioni del film.
I disegni sono spesso eccessivamente caricaturali, ma riescono a rendere appieno la stranezza di Giove e la possenza dei mobile suit, anche se i personaggi stonano spesso, soprattutto quelli che in F91 erano disegnati da Yasuhiko. La maniera in cui però Hasegawa riesce a narrare tutto senza mai far perdere il lettore mantenendo sempre chiari gli avvenimenti è encomiabile, e quando ci si abitua al tratto non ci si fa più caso alle mancanze.
Nella seconda metà, forse perché non aveva più idee, forse perché voleva agire più in grande, Tomino rinnega il "la guerra di cui nessuno ha mai saputo nulla" iniziale e sposta l'azione sulla Terra, regala un Gundam anche a Tobias e costruisce una battaglia colossale senza limitazione di budget. In questo, riesce anche a mostrare la Federazione del 0133, aggiungendo un tassello al declino che continua a coinvolgerla. In questa seconda parte ci si libera di tutte le limitazioni e anche Hasegawa sembra essere più espressivo, anche se l'ambiente terrestre lo rende meno creativo.
Non che Crossbone sia un capolavoro, o che sia privo di difetti: una narrazione scostante e personaggi secondari scadenti, un antagonista un po' troppo monotono e privo di sfumature, circondato unicamente da personaggi grigi e senza caratterizzazione, rendono la storia un po' difficile da digerire in alcuni passaggi, soprattutto nell'ottica di quanto abbiamo visto altrove di Tomino. Ma come ho già detto qua si diverte a fare il contrario di quanto faceva di solito e quindi è anche perdonabile.
Rimane comunque un tassello fondamentale dell'UC che tutti i fan dovrebbero leggere, ed è un ponte abbastanza importante tra F91 e Victory, aggiungendo particolari a quel mosaico incompleto che è l'UC post-Unicorn.

Risultati: Buone vendite, e model kit best seller, nel momento in cui vi scrivo ne sono disponibili svariati, 3 sequel, SkullHeart, Steel Seven, Ghost, però non scritti da Tomino, l'ultimo dei quali ancora in corso. I ms della serie sono tra i pochissimi non animati a comparire i Super Robot Wars, è spesso presente nei videogiochi della saga ed è sicuramente il più famoso dei fumetti gundamici UC.
Pallino dei fan, da sempre desiderosi di un adattamento, è una strana opera che non ha mancato di colpire nel segno.

Come leggerlo: Qua purtroppo la nota dolente, la serie esiste unicamente in inglese, e anche in quel caso è una traduzione amatoriale. La trovate sul sito Zeonic Scanlation.
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