giovedì 27 marzo 2014

Captain America, Il Soldato d'Inverno - Recensione

Come qualcuno già saprà sono un Marvel-fan già da tempo, seguo i fumetti da ormai 15 anni e ho visto praticamente tutti Marvel Movie al cinema, ma nonostante questo il primo film sul capitano era sicuramente il più debole della fase uno di Avengers, non che fosse tutto da buttare, ma è stato quello che mi è piaciuto di meno.
Quindi questo secondo film era tra quelli di questa fase che meno attendevo probabilmente, insomma, i guardiani della galassia stimolava in me molto più interesse. E invece questo film è stato una sorpresona.
Partiamo dal fatto che anche se hanno mantenuto la pronuncia originale del nome nel film lo chiamano praticamente sempre "il capitano", evitanto brutti effetti di doppiaggio.
La storia è un mix tra i concept del ciclo di Brubaker e di Secret Warriors di Hickman, e siccome ha degli elementi di mistero e dei plot twist non indifferenti, anche se un paio prevedibili, non mi dilungherò troppo descrivendovi la trama, sappiate che comunque è abbastanza priva di buchi e di dispersioni, che appaiono molti personaggi classici della mitologia del personaggio e che tutti i tasselli vanno al loro posto senza che vi troviate a pensare "ma che cazzata" in continuazione.
Il ritmo è sempre molto alto, non ci sono scene superflue e anzi, piuttosto ci si chiede come facciano i nostri protagonisti a fare così tante cose in così poco tempo. Cap trova anche il tempo di rimettersi l'orrido costume indossato nel primo film, peccato perché quello nuovo mi piaceva molto.
Il film presenta in realtà un intero gruppo di protagonisti e non il solo capitano, a partire dalla Vedova Nera, che è forse il miglior personaggio del mazzo, e di cui adesso voglio un film a solo assolutamente, passando per Falcon, che viene introdotto in questo film, e finendo ovviamente con Nick Fury. Il Soldato d'Inverno in realtà non compare molto e a livello di estetica mi è piaciuto ed è abbastanza rispettoso del design fumettistico.
Il livello attoriale non è nulla di trascendentale, ma fanno tutti il loro lavoro senza far sembrare il tutto una recita dell'asilo, anche se alcuni, tipo Samuel L. Jackson, sono veramente al minimo storico.
Da un punto di vista registico non avendo materiale per creare un supereroe potente si è scelto di trasformare Cap in un personaggio più dinamico, che corre, salta, insegue, non si stanca neanche per sbaglio, effettua combattimenti ravvicinati piuttosto che spettacolari, insomma un approccio per forza di cose meno epico di quanto sia Thor e meno fantascientifico di Iron Man, ma che unito ad una regia chiara che permette di avere delle scene action ottime.
La mano di Whedon c'è e si sente, ma sono abbastanza convinto che anche i due registi, Anthony e Joe Russo, siano responsabili della riuscita di questo film, e forse anche dell'approccio più televisivo che cinematografico alla pellicola.
Morale della favola: umorismo al minimo, action classica in più punti, regia asciutta, questo film è fatto per piacere a tutti quelli che criticavano i precedenti, e infatti è piaciuto ad Ortolani, ma piacerà anche a tutti quelli che i precedenti li hanno apprezzati.

Nota: il film ho la forte sensazione che sarà essenziale per il proseguimento di Agents of S.H.I.E.L.D. quindi se state seguendo la serie è obbligatorio guardarsi il film.
Nota 2: c'è una scena durante i titoli e una scena dopo i titoli.

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...